Salvatore Pizzo
- 30/05/2017 17:37:00
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X Klara: Che dirti, se non esserti infinitamente grato per questa splendida lettura? Essa, oltre che disegnare un profilo ammagante, mi dona brillanti e lusinghiere parole: amo le cose che non sono ciò che appaiono. Così ho provato a dare corpo ad un sogno che, pur lacrima, potesse aprire prospettive ben più vaste, per quanto irrimediabilmente irripetibili... Grazie ancora
X Franco: A mio modestissimo parere, e non perchè i miei versi possano ricordare anche e solo lontanamente la maestria del grande Panella, è il periodo di Battisti che adoro di più: così enigmatico, ricolmo di immagini nel loro succedersi senza soluzione di continuità, in quel lento fluire quasi dolorosamente indolente...Eppure è il periodo meno noto di Battisti. Anchio debbo ammettere di averlo ascoltato poco e soprattutto per radio... Ma, del resto, non ci può essere testa sempre per tutto. E i miei interessi musicali di allora erano calamitati da altri ritmi. Solo che, adesso, quando mi capita di ascoltare quei brani scritti da Panella, mi vengono quasi le lacrime agli occhi..... Grazie di cuore per averlo ricordato
X Elisa: Le T maiuscole? Mettiamola così: un ghiribizzo, di quelli che ti fanno mettere lettere svolazzanti per ogni dove, perchè ti senti quasi di volere svolazzare allo stesso modo in tutte le direzioni. Grazie infinite anche per queste splendida considerazioni assai gratificanti, mia carissima Elisa. Con un abbraccio più che mai caro........
X Auro: Ancor più mi restano le tue parole che mi risplendono sul petto meglio della medaglia più lucente: grazie di cuore...
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